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Vediamo quali regole ci aspettano con questa ripartenza
L’estate è ormai alle porte e abbiamo ricevuto la notizia che tutti stavamo aspettando: i matrimoni possono ripartire!
Dopo tanti mesi cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Con una situazione sanitaria in netto miglioramento e con l’avanzare del piano vaccinale, il Governo ha messo in atto una graduale revisione delle principali restrizioni. Nella cabina di regia del 17 maggio, il premier Mario Draghi ha proposto un nuovo calendario di riapertura approvato all’unanimità.
In zona gialla, la ripartenza dei matrimoni è condizionata dall’introduzione della Certificazione verde o Green pass per tutte le persone presenti. Questa certificazione funziona come un passaporto sanitario vincolato al SARS-CoV-2 e permetterà di partecipare a cerimonie e banchetti, oltre alla circolazione tra regioni.
Poiché non ci sono riferimenti diretti ai matrimoni nelle regioni in zona bianca, l’assenza di questo dato potrebbe essere interpretata come la possibilità di celebrare i matrimoni senza limitazioni in queste zone, sempre rispettando le restrizioni sanitarie generali. Nel decreto si fa riferimento a delle Linee guida e protocolli che verranno approvati prossimamente dal Ministero della salute.
Qual è il piano di riapertura per i matrimoni?
Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 17 maggio 2021 a Palazzo Chigi per approvare le nuove misure relative alla gestione dell’emergenza sanitaria per il Covid-19.
Secondo l’ultimo DPCM in vigore dal 18 maggio, dal 15 giugno, in zona gialla, saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”. Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso.
Il Green pass per partecipare
Per la ripresa dei matrimoni in zona gialla sarà quindi necessario presentare un Green pass. Tutte le persone presenti dovranno presentare un certificato vaccinale per dimostrare di aver ricevuto almeno la prima dose del vaccino, un certificato di guarigione dal Covid negli ultimi 6 mesi o un tampone antigenico rapido o molecolare negativo.
Altre misure di prevenzione
È importante tenere presente che, oltre a richiedere la Certificazione verde, tutti i matrimoni dovranno rispettare le linee guida delle Regioni e delle Province autonome per la ripresa delle attività economiche e sociali approvate il 28 aprile scorso.
Un messaggio di speranza a tutti i professionisti che hanno dovuto affrontare questa situazione estremamente complicata. È arrivato il momento di dimostrare che è possibile festeggiare i matrimoni in sicurezza ed è importante restare al fianco delle coppie per assicurarsi che non perdano l’entusiasmo e possano celebrare, finalmente, il matrimonio tanto sognato.